Sono Lele Mariani e ho iniziato a camminare attaccandomi ai bioccoli del Cane da Pastore Bergamasco perché i miei genitori si son fatti letteralmente travolgere da questa razza.
Da milanesi doc, si trasferirono in una Brianza, a quei tempi ancora molto agricola, per dedicarsi all’agricoltura. Nel 1953 arrivò la prima cucciolata da Laurin e Riu che segnò per entrambi l’inizio di una grande, coinvolgente passione per il Cane da Pastore Bergamasco.
La mamma scelse per l’allevamento l’affisso “dei Lupercali” perché gli antichi romani, inizialmente popolo di contadini e pastori, consideravano le piante e gli animali importantissimi per la loro comunità, per questo adoravano tutta una serie di divinità agresti protettrici dell’agricoltura e degli armenti, tra cui c’era Faunus detto anche Lupercus, dio della campagna e dei boschi, e protettore delle greggi pascolanti nei campi e nelle foreste.
In suo onore il 15 febbraio, a Roma, si svolgevano i Lupercali (in latino: Lupercalia) istituiti da Romolo e Remo.
Il destino volle anche che nel 1954 l’ENCI ufficializzasse il nome dell’allevamento proprio al 15 di febbraio. I miei genitori ebbero la fortuna di avere come mentori personaggi della cinofilia di allora del calibro di Solaro, Cajelli e Cornaggia Medici; quest’ultimo in particolare iniziò il recupero della razza tra le due grandi guerre, fino alla stesura dello Standard attuale, sotto la supervisione di Solaro e con l’aiuto delle misurazioni di numerosi soggetti fatte da mio padre Alessandro Carnelli, ingegnere e architetto convertitosi all’agricoltura, ma questa è un’altra storia.
L’amicizia dei maggiori sostenitori della razza, con la severità dei giudici di quegli anni (prof. Solaro, dott. Pesce, Conte Bosatra, sig. Gatto, sig. Ciceri, sig.ra Violi e Cav. Tavazzani), furono determinanti per costruire quelle solide basi che ancora oggi permettono all’allevamento di vantare grandi soddisfazioni e successi sia in Italia che all’estero.
Laurin fu il primo cane che Carla Mariani portò in esposizione ed ebbe la qualifica di Molto Buono: fu un giudizio di tutto rispetto visto che, negli anni cinquanta, si dava ancora alle parole il loro vero significato e che Laurin era penalizzato dalla presenza degli speroni agli arti posteriori.
Il primo Campione Italiano fu Karis dei Lupercali: ne seguirono molti altri con importanti risultati come Pantula dei Lupercali, Camundi dei Lupercali, Lupercus dei Lupercali, Foe dei Lupercali solo per citarne alcuni fra i più importanti e titolati del passato.
Ho gestito l’allevamento come associata di mia madre fin da quando, ormai maggiorenne, mi sono staccata dai bioccoli e ho avuto la fortuna di discutere con lei sulle scelte di allevamento per ogni monta o cucciolo da tenere fino al suo 92° compleanno!
Dal 2015 sono titolare unica dell’affisso “dei Lupercali” e lavorando sempre secondo i principi appresi dalla mamma: salute, carattere e standard, ho continuato a raccogliere grandi soddisfazioni che non sono date solo dalle esposizioni e dai titoli ottenuti; avere infatti fornito compagni di vita affidabili a tantissime persone è per me il compito principale dell’allevare, oltre naturalmente al contribuire alla salvaguardia di una razza autoctona.
È una soddisfazione enorme lavorare ancora oggi, dopo 70 anni, per difendere e conservare le doti naturali di grande equilibrio e sensibilità di un cane dall’apparenza rustica ma estremamente empatico e versatile sotto ogni punto di vista.
Ho acquisito le qualifiche di Allevatore Selezionato ENCI e Master Allevatore ENCI 2016.
Il dott. Mario Perricone, giudice e grande esperto della razza, paragonò il Pastore Bergamasco a un gentiluomo vestito di stracci. Lo descrisse davvero perfettamente, perché il Cane da Pastore Bergamasco racchiude una grande nobiltà d’animo nella sua rusticità, tale da renderlo effettivamente un po’ nobile e un po’ “pezzente”.
Molti amici sono stati e sono determinanti in questo nostro lungo percorso, così come chi era ed è contrario alle mie idee, donandomi comunque spunti di riflessione e motivazioni per migliorare e proseguire questa travolgente passione.